Il cavatappi è uno degli utensili più usati in cucina, uno strumento sul quale la mente umana si è sbizzarrita per trovare soluzioni semplici ed efficaci,
per stappare la tanto agognata bottiglia di vino…
Le tipologie presenti sul mercato sono innumerevoli e ci sono addirittura musei che ne sfoggiano a decine; esse rappresentano l’evoluzione meccanica dell’arnese nel tempo.
Attualmente se ne trovano alcune varietà molto sofisticate, dai modelli elettronici e ad aria compressa, a quelli hi-tech, o meccanici dal design ricercato; anche io, con la collaborazione di Inventitalia, mi sono voluto cimentare in questo campo, realizzando un cavatappi dal design essenziale e pratico, e dalla meccanica semplicissima. Ovviamente, inventata da me!
Lo strumento che ho realizzato sfrutta la stessa meccanica di un bullone con il suo dado.
Il diametro maggiorato del “bullone” filettato al centro, rende l’estrazione veloce e perfettamente verticale, questo evita che il tappo si possa spezzare, al centro o parzialmente nell’angolo basso, come può accadere con i più comuni cavatappi a leva.
L’impugnatura larga è ottimizzata per ridurre la forza necessaria a tenere fermo il cavatappi e il sistema di estrazione che abbiamo realizzato, che funziona semplicemente ruotando il cavatappi in 2 punti differenti, rende l’estrazione comoda, sicura ed elegante.
Abbiamo realizzato 2 prototipi di Star-tapp: il primo in una in robusta plastica riciclabile, che può essere lasciata a vista sul frigorifero per mezzo di un potente magnete al neodimio, inserito nella manopola della vite, ed un secondo modello con l’allestimento Deluxe, in ottone cromato, dalla forma molto accattivante ed originale, che sfrutta lo stesso congegno, ma appare come un grande rossetto che nasconde molto bene il suo vero obiettivo…
Modalità d’uso:
- togliere la capsula dalla bottiglia e appoggiare star-tapp sul collo della stessa;
- tenere ferma con una mano la parte inferiore (in giallo) del cavatappi e con l’altra ruotare in senso orario la manopola, avvitando così il verme nel tappo fino a giungere a battuta;
- infine tenere la bottiglia con una mano e proseguire la rotazione della parte inferiore del cavatappi con l’altra, sempre in senso orario. Man mano che l’operazione procede, il corpo del cavatappi farà pressione sul collo della bottiglia e la parte filettata del bullone centrale emergerà sempre più, trascinando con se il tappo verso l’alto.